Che sia di tipo psicologico, fisico o sessuale, la violenza domestica durante i mesi di pandemia da Covid-19 è aumentata a livello globale. Ordini e società scientifiche di psicologia di tutto il mondo si sono così uniti per realizzare un manifesto coordinato dall’American Psychological Association, dedicato ai professionisti del settore. Sono quasi 60 le Istituzioni rappresentative della psicologia che fanno parte del Gruppo internazionale (Global Psychology Leadership Team, GPLT), e l’Italia è rappresentata dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte.
Quattro i punti principali del documento, una sorta di call to action rivolta agli esperti stessi, a partire dall’offrire il proprio supporto per identificare gli individui a rischio, ovvero “proteggere le persone creando familiarità verso i servizi sul territorio”. Il secondo punto è “educare le comunità sui segni dei diversi tipi di violenza e sui modi per fornire aiuto”: molte persone, infatti, “possono non realizzare di trovarsi in una situazione di violenza o non sapere quali risorse siano per loro disponibili, in quanto la violenza viene spesso normalizzata e può risultare meno visibile durante la crisi da Covid-19”.
Il terzo punto è sensibilizzare sul principio che “non esiste salute senza salute mentale” e che “le vittime di violenza durante una crisi o una calamità possono subire un impatto a lungo termine con stress post-traumatico, depressione e ansia”. Il quarto punto, infine, è “contestualizzare la storia di violenza del singolo individuo” partendo dal presupposto che “il trauma può essere amplificato dall’esperienza pregressa”.